Olio Extravergine di Oliva
Dalle antiche piante e da nuovi, moderni impianti, tutti rigorosamente coltivati con metodo biologico, si ottiene un olio dalle grandi qualità, di colore verde oro, dal sapore intenso, dall’odore fruttato e dal gusto amaro e piccante, derivanti dalle olive «Carolea», raccolte a mano dall’albero, quando, ancora verdi, racchiudono tutto il loro sentore del frutto.
Il processo di estrazione a freddo, è garantito dal controllo elettronico della temperatura in tutte le fasi di lavorazione, essa nondeve mai superare i 25 gradi; l’estrazione a freddo mantiene all’olio tutti gli aromi ed i sapori, nonchè i polifenolo e gli antiossidanti, senza alterarlo in alcun modo e garantendogli la massima genuinità.
Olio Extravergine di Oliva
Olio Extravergine Biologico e DOP
Extravergine Bio
Proviene da olive di cultivar carolea, frantoio e leccino. Fruttato medio di oliva alla giusta maturazione, con sentori di erbe aromatiche. In bocca rileva un mix equilibrato di dolce amaro. Retrogusto di pomodro, erbe aromtiche, erba da sfalcio e verdure acerbe. Buona struttura e prersistenza adeguata. Quadro aromatico ricco e buona armonia di toni. E’ ottimo nella cotturae in tutti i piatti della dieta mediterranea.
Extravergine Bio Dop Bruzio ValleCrati
Deriva in prevalenza da olive di cultivar carolea e tondina. All’esame olfattivo, quest’olio presenta un fruttato medio di oliva alla giusta maturazione, con piacevoli note di frutta bianca, erba fresca, e sentoni di carciofoe e frutta fresca. In bocca evidenzia un giusto mix di dolce, amaro e piccante, con sentoni di carciofo, frutta secca e verdura acerba. Ottimo come condimento a crudo su verdure, minestre, legumi, carni, pesce e arrosto. In cottura nella preparazione di sughi.
Agricoltura Biologica
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che ha due obbiettivi strettamente connessi: salvaguardare la salute della Terra, e nello stesso tempo quella dei suoi abitanti, che dei prodotti agricoli si nutrono. La salute della Terra (T maiuscola) dipende dalla salute della terra (t minuscola). Compromessa dagli ormai tristemente noti gas-serra. Le industrie, le automobili, gli impianti di riscaldamento e di condizionamento sono considerati i maggiori responsabili delle emissioni di C02 che stanno provocando l’aumento della temperatura globale. Ma non va taciuto che il ciclo completo dell’agricoltura incide per il 30% sul riscaldamento del pianeta. Le sostanze chimiche usate nell’agricoltura tradizionale: concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi provocano la perdita di sostanza organica da parte del terreno. La sostanza organica trattiene il carbonio: quando questa diminuisce, il carbonio non più imprigionato si libera nell’aria, dove si combina con l’ossigeno. Dando vita al biossido di carbonio: la famigerata e pericolosissima Anidride Carbonica. Il protocollo di Kyoto ci impone di ridurre le emissioni di CO2 del 6,5 nei quattro anni cominciati il gennaio scorso. Pena una multa stratosferica. Un contatore posto sul sito di Kyoto mostra che il debito dell’Italia cresce di 47 euro al secondo. Più di 4 milioni di euro al giorno. Uno dei sistemi per ridurre le emissioni (e le conseguenti penalizzazioni) è dare più spazio (alla lettera: dare campo) all’agricoltura biologica, che non fa uso di prodotti chimici: la terra viene concimata con i soli fertilizzanti organici, cioè col letame.
Certificazione – D.O.P. – Denominazione di Origine Protetta
Un Olio Extravergine di Oliva DOP (Denominazione di Origine Protetta) garantisce che l’olio è stato prodotto in una area geografica specifica, che è stato ottenuto dalla spremitura di specifiche varietà di olive coltivate in quell’area, che l’olio è stato spremuto ad una temperatura massima di 27°C, che ogni bottiglia è stata numerata secondo una procedura strettamente monitorata, che l’olio extravergine DOP è di qualità superiore. Il marchio DOP valorizza quindi le caratteristiche tipiche e tradizionali delle zone da cui l’olio extra vergine di oliva DOP proviene.